Triste spettacolo all’arrivo del personale. Armadietti aperti, svuotati, oggetti e accessori buttati sul pavimento, vestiti e scarpe rubati.
Brutta sorpresa questa mattina per il personale sanitario dell’ospedale Brotzu. Durante la notte qualcuno è entrato all’interno degli spogliatoi, nel sottopiano, e ha svaligiato gli armadietti. “Ogni tanto succede” raccontano “non abbiamo idea di chi sia, nel sottopiano girano tutti. Ci sarebbero anche le videocamere ma non sappiamo se sono in funzione”. Negli spogliatoi, oltre al freddo e ai brutti odori che arrivano dai bagni, uno scempio: armadietti aperti, rovistati, buona parte del materiale gettato per terra. “Ci hanno rubato scarpe e vestiti e quello che non serviva è stato lasciato a terra” spiega il personale sanitario “non si può andare avanti così. Occorre che qualcuno veda e faccia qualcosa, diversamente andremo a lavoro con i vestiti e le scarpe e andremo via in divisa”.
Il fenomeno continua a ripetersi e nel caso del Brotzu di Cagliari, il malvivente ha avuto tutto il tempo di aprire numerosi armadietti e selezionare i beni da portare via, a dimostrazione che ogni azienda è diversa dall’altra anche per i sistemi di sorveglianza adottati, comunque spesso fallaci, come in questo caso. Per fortuna questa volta si è trattato di un furto senza danni per nessuno perché in certi casi, al furto si aggiunge anche la violenza ed è ancora troppo vivo nella nostra memoria il ricordo del tentato stupro ai danni di una ausiliaria che si spostava da un padiglione all’altro dell’ospedale di Sassari.
Da sempre gli infermieri italiani sono stati protagonisti nel soddisfacimento dei bisogni di salute della popolazione. Tutte le previsioni in ambito sanitario danno in aumento le disabilità, la cronicità e la fragilità ponendo il problema dell’assistenza infermieristica qualificata quale risposta adeguata e necessaria per garantire una degna qualità di vita ai nostri cittadini.
Questo impegno di salute è garantito dall’art. 32 della Costituzione e passa attraverso il Servizio Sanitario Nazionale pubblico.
Proprio questo Servizio, e quindi la garanzia dei diritti da esso erogati, è in continuo e costante de-finaziamento e la sua attuale sopravvivenza ne è a rischio.
Consapevoli che le inefficienze ci sono e vanno combattute e che l’impegno di chi, come gli infermieri, ci lavora dentro può essere di aiuto per questa battaglia, chiediamo che lo Stato non abdichi ai principi costituzionali per mere esigenze economiche magari fornendo l’alibi per una privatizzazione del sistema che porterebbe ancor più a una garanzia elitaria e censitaria del diritto alla salute.
Donato BG
Era stato annunciato: il Nursind promuoverà ogni azione tesa a garantire il rispetto della normativa europea e nazionale sui riposi del personale infermieristico, che dovranno essere garantiti dal 25 novembre.
E le prime mosse in tal senso sono state immediate.
Il Coordinamento regionale Nursind della Sardegna, a firma del Segretario Provinciale di Cagliari e Coordinatore regionale Fabrizio Anedda, ha scritto alle Direzioni Provinciali del Lavoro delle quattro province sarde e all’Assessorato regionale alla Sanità per chiedere alle autorità di vigilare, attraverso opportune attività ispettive, sul rispetto della normativa nelle Aziende Sanitarie, nelle Aziende Ospedaliere e Universitarie della Regione.
Nell’esposto si denuncia l’evidenza di numerose e sistematiche violazioni della norma e si esorta a procedere con i dovuti provvedimenti per il ripristino della legalità e la tutela dei diritti dei lavoratori e della sicurezza dei cittadini.
Leggi l’ESPOSTO-SEGNALAZIONE del Coordinamento Regionale Nursind Sardegna, QUI –
Il coordinamento regionale Nursind della Sardegna ha trasmesso all’Assessorato alla Salute della Regione un documento piuttosto articolato in cui si è soffermato sulle criticità della riforma sanitaria regionale, esprimendo il punto di vista e le proposte di soluzione del sindacato infermieristico.
Dalla dettagliata disamina dei punti nodali secondo i quali la riforma non fornisce gli strumenti per efficientare il sistema sanitario sardo, il Coordinamento Nursind propone, in sintesi:
– l’istituzione della figura dell’Infermiere di Famiglia e di comunità;
– l’istituzione degli Ambulatori Infermieristici e della Guardia Infermieristica;
– l’istituzione dei Servizi ambulatoriali e domiciliari di ostetricia e riabilitazione;
– l’istituzione del See & Treat – Fast Track – Perimed;
– l’integrazione dei Servizi Socio Sanitari e la loro afferenza ai Servizi Infermieristici territoriali;
– l’istituzione dell’Auto Infermieristica;
– il riordino dell’Assistenza nei Penitenziari;
– il rispetto della norma sulla stabilizzazione dei precari e il blocco della sospensione del turn over;
– l’efficientamento del sistema di valutazione delle unità operative e diagnostiche;
– l’istituzione dell’attività extra moenia infermieristica e il ricorso all’attività extra moenia, in genere, solo dopo risultati di performance eccellenti delle attività istituzionali;
– l’investimento in prevenzione primaria e secondaria con particolare riguardo all’educazione alla buona salute, medicina scolastica e sportiva.
LEGGI IL DOCUMENTO COMPLETO QUI
EVENTO 708-125071 – 9 CREDITI ECM
DAL CAPO SALA AL COORDINATORE, RUOLO E RESPONSABILITÀ’ DEL COORDINAMENTO INFERMIERISTICO
13 NOVEMBRE 2015 Sala Armando Businco Ospedale Oncologico Viale Jenner Cagliari
h. 13.00 apertura segreteria, chiusura lavori h. 20.00
Iscrizioni: eventiecm@nursindcagliari.it
>>>> Locandina programma corso e modalità qui
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EVENTO 708-138204 edizione 2
Rivolto a Infermieri e Fisioterapisti
RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE E VALORE DELLA DOCUMENTAZIONE ATTUALITÀ’ NORMATIVE ED ETICHE
Crediti ECM 6 Infermieri
Crediti ECM 2 Fisioterapisti
Posti Previsti : 60
h. 9.00 apertura, chiusura lavori h. 14.00
IGLESIAS 14 NOVEMBRE 2015 Sala del Comune ANNARITA LEPORI Via Isonzo Iglesias
Iscrizioni: eventiecm@nursindcagliari.it
>>>> Locandina programma corso e modalità qui
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Gentili colleghi,
La presente comunicazione è riservata a tutti noi iscritti al NurSind di Cagliari.
Informiamo che sono aperte le candidature alle elezioni del Direttivo Provinciale.
La volontà di candidarsi al Direttivo Provinciale dovrà essere comunicata esclusivamente
inviando apposita e-mail a: elezionidirettivo@nursindcagliari.it.
Coloro che esprimeranno la volontà di candidarsi per la guida del Sindacato NurSind in
provincia di Cagliari saranno contattati dalla commisione della segreteria uscente per
espletare e informarvi sulle procedure di formalizzazione che avverranno nella nostra nuova
sede sita in via L. Ariosto 5 – Selargius “Loc. Su Planu” (parallela di via Peretti – fronte Brotzu).
Scadenza presentazione candidature 1/10/2015
Ricordiamo che la possibilità di essere eletto nel Direttivo Provinciale è subordinata al
rispetto dello statuto Nazionale del NurSind – Sindacato Delle Professioni Infermieristiche.
CIASCUN CANDIDATO POTRA’ESPRIMERE LE LINEE PROGRAMATICHE PROPOSITIVE IN DATA 3 OTTOBRE 2015 PRESSO LA SALA CONFERENZE OSPEDALE BUSINCO
LE OPERAZIONI DI VOTO SARANNO CONSEGUENTI A TALE DATA E SVOLTE ENTRO OTTOBRE
PRESSO LA SEDE PROVINCIALE, NELLE DATE CHE SARANNO INDICATE DAL DIRETTIVO PROVINCIALE USCENTE, UNA VOLTA ACCOLTE LE CANDIDATURE.
Direttivo Provinciale NurSind Cagliari
17 ottobre 2015
Sala Conferenze Ospedale Businco
via Jenner – Cagliari
Relatore:
Dott. Luca Benci
evento n. 3174-118365 Ed. 2- Crediti ECM assegnati 9
POSTI DISPONIBILI 100
clicca — MODALITA’ D’ISCRIZIONE, OBIETTIVI E PROGRAMMA DEL CORSO
Lettera al Direttore pubblicata su Quotidiano Sanità del 21 agosto 2015
mi permetta poche righe per esprimere la mia personale sintonia con le parole scritte dalla Presidente IPASVI, Barbara Mangiacavalli, in merito alla questione dei rapporti tra OSS e infermieri. E’ da tempo che non sentivo l’IPASVI così vicino alla categoria, ai suoi piccoli e grandi problemi. Le sue parole mi sono proprio piaciute e spero siano il segnale (finora ne abbiamo visto più di uno in questa direzione) di un riavvicinamento della rappresentanza professionale al quotidiano lavoro degli infermieri.
In merito all’auspicio della Presidente rivolto ai sindacati di non svendere ai tavoli trattanti la professionalità degli infermieri non può che trovarmi d’accordo considerato che questo è proprio il motivo della nascita e del successo, anche alle ultime elezioni RSU, del Nursind. Diamo quindi il giusto valore alle professionalità del SSN ed evitiamo l’appiattimento. Prima di evolvere le competenze sarebbe già qualcosa riconoscere quelle che ci sono…
Dr. Andrea Bottega
Segretario Nazionale Nursind
COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA NAZIONALE NURSIND
05/08/2015
In data odierna si è svolto presso il Ministero del Lavoro Divisione VII il tentativo di raffreddamento ai sensi della legge 146/90 per lo stato di agitazione del personale del comparto sanità indetto dal sindacato Nursind.
L’incontro si è concluso con un verbale di non conciliazione che porterà il Nursind alla dichiarazione di una o più giornate dai sciopero da fissare nei prossimi mesi.
Alla questione fondamentale del mancato avvio della contrattazione nazionale a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, a cui si collega un mancato adeguamento salariale e una mancata valorizzazione professionale nell’organizzazione del lavoro, il sindacato ha ulteriormente espresso formalmente:
Nella nota allegata la verbale, il Nursind ha inoltre stigmatizzato l’assenza all’incontro di conciliazione previsto dalla legge 146/90 dei rappresentanti dei ministeri chiamati al tavolo.
Stante quanto sopra si è confermato l’intenzione di procedere a manifestare pubblicamente il dissenso verso queste scelte politiche ed organizzative che penalizzano i diritti dei lavoratori e sacrificano i diritti dei cittadini.
Il segretario Nazionale Nursind, Andrea Bottega, scrive alla Federazione Nazionale Collegi IPASVI per avviare una fase di condivisione e dialogo in merito ai temi cruciali dell’infermieristica, sulla base del documento Ipasvi sull’evoluzione delle competenze.
Commento modello Ipasvi evoluzione competenze avanzate
di Chiara D’Angelo
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici che si sta trascinando dal 2009.
Pur non riconoscendo effetti retroattivi, la sentenza della Consulta però apre una partita per il futuro, che vedrà impegnato il Governo nella ricerca delle risorse finanziarie necessarie per giocare la partita dei salari dei dipendenti pubblici. Si stima serviranno 3-4 miliardi di euro per il 2015.
Pur se non riconosciuto nulla per quanto riguarda i 6 anni alle spalle, in cuii dipendenti pubblici hanno perso circa il 10,5% dell’attuale stipendio di riferimento (stima Sole24Ore), per gli oltre 3 milioni e 300 mila dipendenti della Pubblica Amministrazione, quindi, una buona notizia per il futuro.
Leggi il COMUNICATO STAMPA dell’Ufficio Stampa Corte Costituzionale QUI
27 APR – Gli infermieri del Nursind bocciano il Dpcm precari recentemente pubblicato in Gazzetta. “Non risolve il problema precariato” evidenzia il segretario Andrea Bottega che ha formalizzato un esposto-diffida al Presidente della Repubblica, Governo, Ministeri Salute e Pa e Commissione Ue in cui si evidenzia come “limiti economici e temporali stabiliti nella norma non permettono di affrontare un fenomeno che anche a livello europeo ci vede condannati sotto il profilo del diritto comunitario e sottoposti a procedura di infrazione”.
Per il sindacato degli infermieri “il suddetto piano assunzionale non adempie agli obblighi che sia la Direttiva 1999/70/CE, sia la sentenza della Corte di Giustizia del 26.11.2014, sia gli artt. 29 e segg. della L. 234/2012 hanno imposto in materia di partecipazione del Parlamento e del Governo italiano al recepimento nel nostro ordinamento di atti e sentenze comunitarie in tema di tutela dei diritti dei lavoratori nell’ambito dell’adeguamento dell’Italia alle politiche sociali dell’Unione europea”.
Inoltre gli infermieri evidenziano come “lo Stato italiano, ad oggi, non ha adottato nessuna misura preventiva idonea ad evitare e, se possibile, a risolvere le conseguenze derivanti dagli illegittimi abusi della reiterazione dei contratti a termine per tutto il personale della sanità e del pubblico impiego in generale”.
Queste le ragioni per cui il Nursind evidenzia che qualora non si procederà alla “stabilizzazione di tutto il personale precario della sanità pubblica, appartenente alle professioni infermieristiche, con più di 36 mesi di contratti a termine verranno intraprese tutte le iniziative di tutela degli infermieri dipendenti della sanità pubblica”.
Fonte: Quotidiano Sanità e il Sole 24 ORE
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