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Dpcm precari. Esposto con diffida degli infermieri del Nursind: “Stabilizzare tutto personale con più di 3 anni di contratti a termine”

Category : Notizie

ANDREA BOTTEGA

Andrea Bottega – Segretario Nazionale NurSind

Il sindacato scrive a Presidente della Repubblica, Governo, Ministeri Salute e Pa e Commissione Ue. “Non risolve il problema del precariato. Limiti economici e temporali stabiliti nella norma non permettono di affrontare un fenomeno che anche a livello europeo ci vede condannati sotto il profilo del diritto comunitario e sottoposti a procedura di infrazione”.                                                  LA LETTERA.

27 APR – Gli infermieri del Nursind bocciano il Dpcm precari recentemente pubblicato in Gazzetta. “Non risolve il problema precariato” evidenzia il segretario Andrea Bottega che ha formalizzato un esposto-diffida al Presidente della Repubblica, Governo, Ministeri Salute e Pa e Commissione Ue in cui si evidenzia come “limiti economici e temporali stabiliti nella norma non permettono di affrontare un fenomeno che anche a livello europeo ci vede condannati sotto il profilo del diritto comunitario e sottoposti a procedura di infrazione”.

Per il sindacato degli infermieri “il suddetto piano assunzionale non adempie agli obblighi che sia la Direttiva 1999/70/CE, sia la sentenza della Corte di Giustizia del 26.11.2014, sia gli artt. 29 e segg. della L. 234/2012 hanno imposto in materia di partecipazione del Parlamento e del Governo italiano al recepimento nel nostro ordinamento di atti e sentenze comunitarie in tema di tutela dei diritti dei lavoratori nell’ambito dell’adeguamento dell’Italia alle politiche sociali dell’Unione europea”.
Inoltre gli infermieri evidenziano come “lo Stato italiano, ad oggi, non ha adottato nessuna misura preventiva idonea ad evitare e, se possibile, a risolvere le conseguenze derivanti dagli illegittimi abusi della reiterazione dei contratti a termine per tutto il personale della sanità e del pubblico impiego in generale”.

Queste le ragioni per cui il Nursind evidenzia che qualora non si procederà alla “stabilizzazione di tutto il personale precario della sanità pubblica, appartenente alle professioni infermieristiche, con più di 36 mesi di contratti a termine verranno intraprese tutte le iniziative di tutela degli infermieri dipendenti della sanità pubblica”.

Fonte: Quotidiano Sanità e il Sole 24 ORE

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