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Contratto infermieri, salta aumento 172 euro: CGIL-UIL e Nursing Up non firmano.

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L’aumento medio di 172euro per gli infermieri, con le trattative sul contratto durate per mesi, è saltato definitivamente: il rinnovo che interessava 580mila dipendenti del Servizio Sanitario Nazionali – e che comprendeva, oltre agli infermieri ospedalieri, anche i tecnici e il personale non medico – si è “frantumato” in extremis con la divisione netta tra i sindacati presenti al tavolo decisivo. Favorevoli all’accordo e alla firma finale presso l’Aran si sono esposti CISL, Nursind e Fials, mentre non hanno accettato per nulla CGIL, UIL e Nursing Up.

Nursind dichiara lo stato di agitazione all’Aou di Cagliari.

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Nell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari si vive in una sorta di anarchia, di “caos organizzato” che sta degenerando a causa del fatto che la dirigenza aziendale latita da mesi e non dà nessuna risposta ai problemi dei lavoratori”.

Il sindacato delle professioni infermieristiche NurSind precisa che da tempo c’è stata la sospensione unilaterale delle relazioni sindacali oggetto di contrattazione e confronto, una totale assenza di risposte a tutte le istanze  presentate, la gravissima e più volte denunciata mancanza di dotazione organica, che ha portato a un rapporto infermiere paziente troppo alto (1:15 se non oltre) perché fosse garantita la sicurezza dei degenti.

Inoltre, a cascata, questa situazione ha generato problemi nel recupero ore, nella fruizione delle ferie accumulate per implicito diniego del datore di lavoro e la mancata erogazione saldo produttività 2023, per verosimili problemi di approvazione del bilancio consuntivo.

“L’elenco dei disordini è lungo, il caos regna sovrano, l’Azienda latita – ha proseguito Luca Casula – e come se non bastasse si può arrivare a ritroso fino al 2021 con il mancato pagamento del bonus Covid 2021. Insomma, “gli angeli della pandemia” tanto lodati sono e continuano a essere beffati e inascoltati”.

“Nell’era della comunicazione, l’azienda non  comunica se non con se stessa e cioè il nulla o meglio è tutta apparenza. La situazione è vergognosa – ha aggiunto Vitalia Secci, segretaria amministrativa del sindacato – in quanto l’AOUCA  il premio di primato  nel metaverso, ma è inesistente per i pazienti e i lavoratori . Questa sarebbe un’azienda che dovrebbe produrre salute , considerando che i Dirigenti sono pagati profumatamente per garantire al massimo la qualità, invece questa Dirigenza  garantisce il nulla assoluto”.

Al lungo elenco dei problemi si aggiunge la mancata pubblicazione e selezione per incarichi di funzione e coordinamento.

 “Siamo in attesa da tre anni – ha precisato Casula- della selezione degli incarichi di coordinamento prevista dal contratto con quasi tutte le strutture ormai scoperte da anni. Dunque questo lavoro viene svolto da  coordinatori facenti funzione, ovvero incaricati informalmente dai vari direttori di struttura, e che la direzione generale non ha mai riconosciuto né formalmente incaricato, neanche nelle more della selezione, e quindi totalmente a titolo gratuito e probabilmente scoperti da ogni tutela. Ruoli essenziali con responsabilità economiche e organizzative indispensabili per il funzionamento di una complessa azienda ospedaliera vengono dunque  svolti nella totale illegittimità, in barba al contratto nazionale”

“La Direzione Generale si è mai chiesta chi nella realtà coordini il personale nelle unità operative – hanno concluso Casula e Secci- chi esegua gli ordini di materiale e farmaci movimentando centinaia di migliaia di euro, chi gestisca le giacenze di materiali e farmaci, chi organizzi i turni del personale che permettono alle strutture di erogare servizi h 24 e 7 giorni su 7, chi gestisca il flusso delle varie istanze relative a congedi e ancora chi decida i contingenti minimi in caso di sciopero e chi organizzi la partecipazione agli eventi formativi aziendali?

 A queste domande non c’è mai stata risposta, hanno sottolineato dal NurSind che, ora in stato di agitazione, chiede risposte urgenti e immediate alla dirigenza AOU.

Radio Kalritana – Intervista a Mauro Pintore e Valentina Bello, dirigenti Nursind.

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NurSind denuncia: caos pronto soccorso AOU Cagliari, 47 pazienti in attesa, 2 infermieri in triage

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Nei giorni di chiusura temporanea del PS San Michele dell’Ospedale Brotzu, il personale sanitario del PS dell’Aou di  Cagliari –già da mesi in situazione di totale criticità– si è ritrovato a fronteggiare una situazione che ha mandato il sistema in totale corto circuito

Cagliari, 29 luglio 2024 – Pronto Soccorso dell’Aou di Cagliari nel caos da mesi. Il grido d’allarme e d’aiuto è stato lanciato dai sanitari, infermieri e OSS del NurSind  sindacato delle professioni infermieristiche, che hanno denunciato la gravissima situazione che permane da anni, senza che gli organismi preposti a garantire la salute e la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori siano riusciti a dare risposte e soluzioni.  

“Siamo reduci da giornate di apocalisse totale – hanno affermato i sanitari iscritti al NurSind – nella quale è emersa tutta l’incompetenza dei responsabili preposti alla garanzia della sicurezza e della salute dei cittadini. Si è parlato ovviamente solo della chiusura temporanea dell’ospedale – e relativo PS del presidio ospedaliero- del Brotzu, ma nessuno si è preoccupato del carico che ne è derivato al PS dell’Aou. L’episodio del Brotzu è soltanto la punta dell’iceberg di una situazione emergenziale che perdura dal dicembre del 2021. >>>continua su

Audizione del segretario Bottega in Commissione Sanità e Lavoro del Senato (youtube.com)

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Giornata internazionale ostetriche. Nursind: “Puntare su autonomia professionale e crescita stipendi”

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“Il Pnrr è un treno da non perdere. Per potenziare la medicina territoriale, infatti, non si può prescindere dall’ostetrica di famiglia. Che sarebbe un po’ un ritorno alle ostetriche condotte del passato. Un punto di riferimento sul territorio che, questo è il nostro auspicio, possa anche incidere positivamente sui parti non medicalizzati, avvicinando la soglia ancora alta dei cesarei a quel 10-15% fissato dall’Oms”

03 MAG – 

“Sulla denatalità come emergenza del Paese si sprecano fiumi d’inchiostro, eppure di interventi concreti se ne ve vedono ben pochi. Non si fa nulla, per esempio, per invertire il trend della chiusura di punti nascita, calati tra il 2019 e il 2022 da 475 a 434 (dati Agenas), mentre secondo l’ultimo annuario statistico del Ssn, negli ultimi dieci anni è stato chiuso ben un consultorio su dieci. Così come non si interviene per contrastare la carenza di oltre 8mila ostetriche”.

È la denuncia che fa il Nursind in vista della Giornata internazionale dell’ostetrica del prossimo 5 maggio.

“Dispiace ci sia una sottovalutazione di fondo da parte delle istituzioni di questa figura professionale, centrale per la donna non solo durante la gravidanza, ma dall’età dello sviluppo alla menopausa – osserva Fausta Pileri, ostetrica e infermiera membro della direzione nazionale Nursind – Non solo, ma anche l’unica professionista che durante il parto prende in carico ben tre pazienti insieme: la mamma, il papà e il neonato”.

Di qui la richiesta di una valorizzazione del suo ruolo: “Se non vogliamo allontanare sempre più i giovani da una delle più antiche professioni sanitarie, è necessario investire per garantire una crescita professionale e salariale all’ostetrica, oltre che riconoscerle una maggiore autonomia”.

Fonte: quotidianosanità.it quotidiano on line di informazione sanitaria.

1 MAGGIO 2024

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Medici e infermieri trasferiti dalla asl di Cagliari all’Arnas Brotzu: pronti allo sciopero

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Il sindacato Nursind proclama lo stato di agitazione

(ANSA) – CAGLIARI, 15 APR – Tre medici e nove infermieri dell’Unità operativa di Ortopedia e Microchirurgia ricostruttiva dalla Asl di Cagliari all’Arnas Brotzu. Lo ha stabilito una delibera – spiega il sindacato Nursind – arrivata “come una doccia fredda sui lavoratori senza concessione del diritto d’opzione per i dipendenti”.>>>>>continua

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BONUS MAMME

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RAI TGR SARDEGNA – Buongiorno Regione 21/12/2023 – Parla il Coordinatore Regionale Nursind Sardegna. Fabrizio Anedda

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Al minuto – 20,00 circa inizia l’intervista di Fabrizio Anedda,

Ecco il Link per accedere:

https://www.rainews.it/tgr/sardegna/notiziari/video/2023/12/Buongiorno-Regione-Sardegna-del-21122023-046460ce-2be0-4634-9696-0cf5154a4775.html

SCIOPERO

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Festivi non pagati, gli infermieri della Sardegna vincono la battaglia in tribunale.

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Gli infermieri delle aziende ospedaliere della Sardegna si vedranno riconosciuto il pagamento dei festivi infrasettimanali.

L’impegno profuso dal NurSind di Cagliari, per quel che concerne il riconoscimento del pagamento dello straordinario per le festività infrasettimanali degli infermieri, sta finalmente ottenendo i risultati sperati – spiega Fabrizio Anedda, segretario provinciale del sindacato –. Infatti il Ccnl della Sanità pubblica prevede che, quando un operatore della sanità presti la propria attività lavorativa e professionale in un giorno coincidente con le festività, come il Capodanno, il 25 aprile, il primo maggio, ha diritto al pagamento della maggiorazione per lo straordinario festivo o festivo-notturno».

Le aziende sanitarie della Sardegna – aggiunge – avevano interrotto questi pagamenti dal mese di gennaio 2018, ritenendo erroneamente che gli stessi non fossero dovuti agli infermieri turnisti. Il Tribunale di Cagliari però ha riconosciuto tale diritto a tutti gli infermieri, condannando le varie aziende alla liquidazione degli emolumenti in questione degli ultimi 5 anni per circa 2500/3000 euro lordi cadauno». 

(Unioneonline/s.s.)

leggi anche l’articolo su Italia Oggi

GUIDA PRATICA ALLA MATERNITA’

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La presente guida pratica ha lo scopo di guidare, dal punto di vista normativo e di diritti, nel difficile percorso della maternità accompagnando le neo mamme dal momento in cui scoprono di aspettare un bambino fino a dopo la nascita. La guida non è del tutto esaustiva ma rappresenta, secondo il nostro parere, una valida traccia per i vari step della gravidanza raccontando, nel modo più semplice possibile, cosa fare nelle varie fasi della gravidanza. Dopo questa breve premessa non ci resta altro che augurarvi un enorme in bocca al lupo per il vostro percorso verso il nuovo stato di mamme e papà e buona lettura…………>>>>>>>CONTINUA

Aumento buste paga luglio. La tabella degli importi

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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Lavoro, sono finalmente chiari gli importi che andranno a modificare la busta paga dei lavoratori dipendenti.

Il decreto infatti interviene con misure volte a ridurre il cuneo fiscale, per la parte contributiva, nei confronti dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35.000 euro lordi annui.

Il taglio al cuneo fiscale sarà incrementato di ben 6 e 7 punti percentuali in base al reddito percepito dal lavoratore.  Si tratta dunque di un incremento di 4 punti percentuali rispetto a quanto già stabilito dalla Legge di Bilancio 2023.

In sintesi:

  • si eleva dal 3% al 7% per i redditi fino a 25 mila euro
  • si leva dal 2% al 6% per i redditi fino a 35 mila euro

ovvero:

  • 7% per le buste paga d’importo inferiore a 1.923 euro lordi
  • 6% per le buste paga d’importo superiore a 1.923 euro ma comunque pari o inferiore a 2.692 euro.

L’aumento In busta paga da luglio a dicembre 2023, esclusa la tredicesima sarà il seguente:

  • dai 50 agli 80 euro per lavoratori con redditi fino a 25mila euro da luglio a dicembre 2023
  • dai 90 ai 100 euro per lavoratori con redditi fino a 25mila euro da luglio a dicembre 2023.

A questo si aggiunge lo sgravio contributivo, che andrà avanti fino a dicembre 2023 ma non comprenderà la tredicesima – per  tutti coloro che hanno un reddito da lavoro fino a 35 mila euro l’anno. Più correttamente, il “bonus” si applicherà su tutte le buste paga il cui imponibile lordo non supera i 2.692 euro.

Nel dettaglio, chi guadagna fino a 2.692 euro godrà di uno sgravio del 4%dell’aliquota contributiva a carico del lavoratore, solitamente pari al 9,19% (8,80% per i dipendenti del pubblico impiego) ma che è già stata ridotta del 2% o 3% (per chi non supera il limite di 1.923 euro) dall’ultima legge di Bilancio 2023.

Ciò significa che da luglio 2023 l’aliquota contributiva a carico dei lavoratori passerà da:

  • 6,19% (5,19% per gli statali) a 2,19% (1,80%) per chi ha una retribuzione lorda pari o inferiore a 1.923 euro;
  • 7,19% (6,80% per gli statali) a 3,19% (2,80%) per coloro che hanno una retribuzione superiore a 1.923 ma pari o inferiore a 2.692 euro.

Di quanto aumenta lo stipendio?

Nella tabella elaborata da De Fusco Labour & Legal, viene messa in risalto la differenza tra i prossimi due stipendi erogati ai lavoratori, nonché l’importo complessivamente riconosciuto grazie agli ultimi interventi del governo:

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