Morti in corsia a Isili, Igiene pubblica lanciò allarme-batterio. Ma la Asl conferma: nessun legame coi decessi

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Morti in corsia a Isili, Igiene pubblica lanciò allarme-batterio. Ma la Asl conferma: nessun legame coi decessi

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ospedale-corsia-medici.jpg_415368877Tre pazienti ricoverati all’ospedale San Giuseppe di Isili sono morti e un quarto è ricoverato in gravissime condizioni. La Asl: nessun collegamento con l’infezione.

Dopo la morte dei tre pazienti e gli altri cinque casi di contagio da batterio riscontrati nell’ospedale di Isili, il 27 giugno scorso il reparto di medicina è stato chiuso per due giorni. “A fronte del riscontro del focolaio di infezione – hanno spiegato ai giornalisti i direttori sanitari della Asl 8 di Cagliari e dell’ospedale, Ugo Storelli e Ferdinando Angelantoni – si è provveduto ad adottare nell’immediato tutte le misure previste dei protocolli, al fine di impedire ulteriori contagi tra i degenti e garantire le norme di sicurezza per operatori e visitatori”. “Già dopo il primo caso riscontrato abbiamo messo in isolamento i pazienti avviando le varie procedure e la profilassi – hanno sottolineano ancora i due dirigenti -. Sono stati visitati, e lo saranno sicuramente anche nei prossimi giorni, pazienti, personale sanitario, visitatori e chiunque sia entrato in contatto con i contagiati. Al momento potrebbero essere centinaia di persone, anche se una stima precisa non è ancora stata fatta”.

“E’ stato inoltre applicato il protocollo internazionale previsto in questi casi – ha aggiunto Angelantoni – e sono stati sanificati gli ambienti ospedalieri interessati”. La Asl ha precisato che si è mossa da subito. “Siamo stati noi stessi ad eseguire le analisi alla ricerca del batterio davanti ai sintomi di colite per verificarne le cause – ha ricordato il direttore sanitario dell’ospedale di Isili – E’ una patologia perfettamente trattabile in pazienti che non hanno un quadro clinico a rischio come le tre persone decedute”.

LE INDAGINI – I carabinieri della Compagnia di Isili stanno indagando sui decessi di tre uomini, tutti anziani, affetti da varie patologie ma anche contagiati, mentre erano in ospedale, da un’infezione provocata dal “Clostridium difficile”, un batterio che attacca l’intestino provocando debilitazione con febbre e dissenteria.

La quarta persona ricoverata in gravi condizioni è una donna. Le morti sarebbero avvenute tra lunedì 30 giugno e martedì 1 luglio. Si è appreso inoltre che nello scorso fine settimana il reparto di Medicina dell’ospedale di Isili è stato chiuso e i pazienti trasferiti su ordine del direttore sanitario. Contemporaneamente sono state avviate tutte tutte procedure per contrastare la diffusione del batterio killer: questo infatti deve essere tempestivamente isolato per evitare che proliferi. Ieri sera, dopo gli ultimi decessi, si sono messi al lavoro i carabinieri della Compagnia di Isili, coordinati dal capitano Paolo Bonetti. Una segnalazione, secondo quando si è appreso, sarebbe già arrivata in Procura a Cagliari.

LA ASL – “Non c’è alcun rapporto diretto tra i decessi e l’infezione da Clostridium difficile”. Lo affermano il direttore sanitario dell’Asl 8 Ugo Storelli e il direttore sanitario dell’ospedale di Isili, Ferdinando Angelantoni, riferendosi ai tre anziani morti mentre erano ricoverati. La Asl precisa che i tre decessi – due uomini e una donna di circa 80 anni – sono avvenuti in tre momenti differenti: l’1, l’11 e il 20 giugno. “Sono otto i casi riscontranti di infezione – ha spiegato Angelantoni – e non sono avvenuti tutti in contemporanea. I tre anziani deceduti avevano gravi patologie di base, pertanto possiamo affermare che non vi sia rapporto diretto tra la morte e l’infezione”. Le cause della morte, secondo quanto affermato dai direttori, sono chiare e precise e “per questo motivo non si è disposto alcun riscontro diagnostico-autoptico”.

Videolina

 


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