Infermieri professionali. I giudici: “Non c’è l’obbligo di iscrizione all’Ipasvi per chi lavora nella PA”

Infermieri professionali. I giudici: “Non c’è l’obbligo di iscrizione all’Ipasvi per chi lavora nella PA”

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 quotidianosanita.it
Lo ha stabilito il Tribunale di Venezia che ha assolto un infermiere professionale (dipendente di una cooperativa e in possesso di tutti i titoli di studio) dall’accusa di abusivismo per non essere iscritto all’Ipasvi. Assolto anche il presidente della cooperativa accusato di omessa denuncia. Il motivo? Per i giudici manca il decreto legislativo che avrebbe dovuto prevedere obbligo iscrizione anche per i dipendenti pubblici.

Manca il decreto che istituisce gli albi per le professioni sanitarie con l’obbligo di iscrizione anche per i dipendenti pubblici. Questa la ratio seguita dai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Venezia che ha assolto un infermiere professionale (dipendente di una cooperativa e in possesso di tutti i titoli di studio) dall’accusa di abusivismo per non essere iscritto all’Ipasvi. Assolto anche il presidente della cooperativa accusato di omessa denuncia. Il motivo? Vediamo cosa dice la sentenza:

“La legge 43/2006 ha istituito gli Ordini professionali, ma avrebbero dovuto essere creati gli Albi per ognuna delle professioni indicate, quindi anche per quella di infermiere professionale, con obbligatorietà d’iscrizione pure per i pubblici dipendenti, però la mancata emanazione del decreto legislativo delegato ha impedito la effettiva attuazione di tale previsione normativa. Consegue che rimane vigente la disciplina di cui al D.Lvo 233/1946, secondo cui l’obbligo d’iscrizione all’Albo è previsto solo per gli esercenti la professione sanitaria, non già per i sanitari che lavorino per la PA. Pertanto, va ritenuto pacificamente che l’infermiere abbia lavorato, sulla base di un titolo professionale adeguato, idoneo e riconosciuto, quale dipendente (di una cooperativa) e non quale libero professionista per cui non tenuto obbligatoriamente all’iscrizione all’albo”.

Così la seconda sezione penale del Tribunale di Venezia ha assolto dall’accusa di abusivismo un infermiere che senza essere iscritto all’albo professionale esercitava la professione d’infermiere professionale presso il Pronto soccorso dell’Ospedale di Mirano (Aulss 13) e il presidente della Cooperativa titolare dell’appalto perché aveva omesso di attivarsi, ancorché consapevole, al fine d’impedire la presunta abusiva attività d’infermiere professionale da parte del socio della cooperativa.
Fonte: quotidianosanità.it

Ospedale San Giuseppe – ISILI – UN ANESTESISTA: “COSI’ L’OSPEDALE NON HA FUTURO”

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logo unione sarda.203/03/2016

Non sembra trovare pace il San Giuseppe di Isili. Ogni giorno, o quasi, c’è sempre una novità e purtroppo non in senso positivo. Ancora una volta l’allarme arriva dal sindacato degli Infermieri NurSind e riguarda questa volta il futuro del Pronto Soccorso e della chirurgia con annessa sala operatoria.  La presenza di un solo anestesista e la mancanza di reperibili mette a rischio il funzionamento dei reparti. Questo perché se l’anestesista è impegnato in reparto non può essere presente in Pronto Soccorso e viceversa. Situazione che pare sia stata affrontata i un incontro tra diversi responsabili della Asl che hanno discusso come affrontare il trasporto dei pazienti in altri presidi delle urgenze-emergenze e come evitare l’arrivo di codici rossi in pronto soccorso in assenza di anestesista.

Non è altrettanto pessimista il Consigliere Regionale e Sindaco di Escolca, Eugenio Lai, che crede ci sia un futuro per il San Giuseppe. <<L’Ospedale è salvo>> dice, << è stato riconosciuto come ospedale di zona disagiata, ci sarà una rivisitazione di alcune cose ma l’ospedale non chiude, sarà necessario aprire un tavolo con tutte le parti per capire che tipo di sanità si vuole>>

Fonte: L’Unione Sarda del 03/03/2016 – pag. 23.

CORSO ECM CAGLIARI 07 APRILE 2016

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Orario di lavoro, direttiva europea e gestione del personale. Le responsabilità del professionista sanitario previste dal C.C.N.L. tra le razionalizzazioni/razionamenti del S.S.N.

APPROFONDISCI

Brotzu svaligiati gli spogliatoi del personale sanitario si faccia qualcosa

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Triste spettacolo  all’arrivo del personale. Armadietti aperti, svuotati, oggetti e accessori buttati sul pavimento, vestiti e scarpe rubati.

Brutta sorpresa questa mattina per il personale sanitario  dell’ospedale Brotzu. Durante la notte qualcuno è entrato all’interno degli spogliatoi, nel sottopiano, e ha svaligiato gli armadietti. “Ogni tanto succede” raccontano “non abbiamo idea di chi sia, nel sottopiano girano tutti. Ci sarebbero anche le videocamere ma non sappiamo se sono in funzione”. Negli spogliatoi, oltre al freddo e ai brutti odori che arrivano dai bagni, uno scempio: armadietti aperti, rovistati, buona parte del materiale gettato per terra. “Ci hanno rubato scarpe e vestiti e quello che non serviva è stato lasciato a terra” spiega il personale sanitario “non si può andare avanti così. Occorre che qualcuno veda e faccia qualcosa, diversamente andremo a lavoro con i vestiti e le scarpe e andremo via in divisa”.

Il fenomeno continua a ripetersi e nel caso del Brotzu di Cagliari, il malvivente ha avuto tutto il tempo di aprire numerosi armadietti e selezionare i beni da portare via, a dimostrazione che ogni azienda è diversa dall’altra anche per i sistemi di sorveglianza adottati, comunque spesso fallaci, come in questo caso. Per fortuna questa volta si è trattato di un furto senza danni per nessuno perché in certi casi, al furto si aggiunge anche la violenza ed è ancora troppo vivo nella nostra memoria il ricordo del tentato stupro ai danni di una ausiliaria che si spostava da un padiglione all’altro dell’ospedale di Sassari.

1 – Difendere i principi del SSN pubblico (universalità e solidarietà) a garanzia dei diritti costituzionali.

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Da sempre gli infermieri italiani sono stati protagonisti nel soddisfacimento dei bisogni di salute della popolazione. Tutte le previsioni in ambito sanitario danno in aumento le disabilità, la cronicità e la fragilità ponendo il problema dell’assistenza infermieristica qualificata quale risposta adeguata e necessaria per garantire una degna qualità di vita ai nostri cittadini.

Questo impegno di salute è garantito dall’art. 32 della Costituzione e passa attraverso il Servizio Sanitario Nazionale pubblico.

Proprio questo Servizio, e quindi la garanzia dei diritti da esso erogati, è in continuo e costante de-finaziamento e la sua attuale sopravvivenza ne è a rischio.

Consapevoli che le inefficienze ci sono e vanno combattute e che l’impegno di chi, come gli infermieri, ci lavora dentro può essere di aiuto per questa battaglia, chiediamo che lo Stato non abdichi ai principi costituzionali per mere esigenze economiche magari fornendo l’alibi per una privatizzazione del sistema che porterebbe ancor più a una garanzia elitaria e censitaria del diritto alla salute.

Donato BG

Riposi: Nursind Sardegna scrive alle Direzioni Provinciali del Lavoro per sollecitare verifiche.

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Era stato annunciato: il Nursind promuoverà ogni azione tesa a garantire il rispetto della normativa europea e nazionale sui riposi del personale infermieristico, che dovranno essere garantiti dal 25 novembre.

E le prime mosse in tal senso sono state immediate.

Il Coordinamento regionale Nursind della Sardegna, a firma del Segretario Provinciale di Cagliari e Coordinatore regionale Fabrizio Anedda, ha scritto alle Direzioni Provinciali del Lavoro delle quattro province sarde e all’Assessorato regionale alla Sanità per chiedere alle autorità di vigilare, attraverso opportune attività ispettive, sul rispetto della normativa nelle Aziende Sanitarie, nelle Aziende Ospedaliere e Universitarie della Regione.

Nell’esposto si denuncia l’evidenza di numerose e sistematiche violazioni della norma e si esorta a procedere con i dovuti provvedimenti per il ripristino della legalità e la tutela dei diritti dei lavoratori e della sicurezza dei cittadini.

Leggi l’ESPOSTO-SEGNALAZIONE del Coordinamento Regionale Nursind Sardegna, QUI – 

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ospedale-corsia-medici.jpg_415368877Il coordinamento regionale Nursind della Sardegna ha trasmesso all’Assessorato alla Salute della Regione un documento piuttosto articolato in cui si è soffermato sulle criticità della riforma sanitaria regionale, esprimendo il punto di vista e le proposte di soluzione del sindacato infermieristico.

Dalla dettagliata disamina dei punti nodali secondo i quali la riforma non fornisce gli strumenti per efficientare il sistema sanitario sardo, il Coordinamento Nursind propone, in sintesi:

–        l’istituzione della figura dell’Infermiere di Famiglia e di comunità;

–        l’istituzione degli Ambulatori Infermieristici e della Guardia Infermieristica;

–        l’istituzione dei Servizi ambulatoriali e domiciliari di ostetricia e riabilitazione;

–        l’istituzione del See & Treat – Fast Track – Perimed;

–        l’integrazione dei Servizi Socio Sanitari e la loro afferenza ai Servizi Infermieristici territoriali;

–        l’istituzione dell’Auto Infermieristica;

–        il riordino dell’Assistenza nei Penitenziari;

–        il rispetto della norma sulla stabilizzazione dei precari e il blocco della sospensione del turn over;

–        l’efficientamento del sistema di valutazione delle unità operative e diagnostiche;

–        l’istituzione dell’attività extra moenia infermieristica e il ricorso all’attività extra moenia, in genere, solo dopo risultati di performance eccellenti delle attività istituzionali;

–        l’investimento in prevenzione primaria e secondaria con particolare riguardo all’educazione alla buona salute, medicina scolastica e sportiva.

LEGGI IL DOCUMENTO COMPLETO QUI

 

EVENTI MESE DI NOVEMBRE 2015

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EVENTO 708-125071 – 9 CREDITI ECM

DAL CAPO SALA AL COORDINATORE, RUOLO E RESPONSABILITÀ’ DEL COORDINAMENTO INFERMIERISTICO

13 NOVEMBRE 2015  Sala Armando Businco Ospedale Oncologico  Viale Jenner Cagliari 

h. 13.00 apertura segreteria, chiusura lavori h. 20.00

Iscrizioni: eventiecm@nursindcagliari.it

>>>> Locandina  programma corso e modalità qui

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EVENTO 708-138204 edizione 2 

Rivolto a Infermieri e Fisioterapisti

RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE E VALORE DELLA DOCUMENTAZIONE ATTUALITÀ’ NORMATIVE ED ETICHE 

Crediti ECM 6 Infermieri

Crediti ECM 2   Fisioterapisti

Posti Previsti : 60

h. 9.00 apertura, chiusura lavori h. 14.00

IGLESIAS 14 NOVEMBRE 2015 Sala del Comune ANNARITA LEPORI Via Isonzo Iglesias

Iscrizioni: eventiecm@nursindcagliari.it

>>>> Locandina  programma corso e modalità qui

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Elezione Direttivo Provinciale NurSind Cagliari – Candidature aperte

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Gentili colleghi,
La presente comunicazione è riservata a tutti noi iscritti al NurSind di Cagliari.
Informiamo che sono aperte le candidature alle elezioni del Direttivo Provinciale.
La volontà di candidarsi al Direttivo Provinciale dovrà essere comunicata esclusivamente
inviando apposita e-mail a: elezionidirettivo@nursindcagliari.it.
Coloro che esprimeranno la volontà di candidarsi per la guida del Sindacato NurSind in
provincia di Cagliari saranno contattati dalla commisione della segreteria uscente per
espletare e informarvi sulle procedure di formalizzazione che avverranno nella nostra nuova
sede sita in via L. Ariosto 5  – Selargius “Loc. Su Planu”  (parallela di via Peretti – fronte Brotzu).
Scadenza presentazione candidature 1/10/2015
Ricordiamo che la possibilità di essere eletto nel Direttivo Provinciale è subordinata al
rispetto dello statuto Nazionale del NurSind – Sindacato Delle Professioni Infermieristiche.
CIASCUN CANDIDATO POTRA’ESPRIMERE LE LINEE PROGRAMATICHE PROPOSITIVE IN DATA 3 OTTOBRE 2015 PRESSO LA SALA CONFERENZE OSPEDALE BUSINCO
LE OPERAZIONI DI VOTO SARANNO CONSEGUENTI A TALE DATA E SVOLTE ENTRO OTTOBRE

PRESSO LA SEDE PROVINCIALE, NELLE DATE CHE SARANNO INDICATE DAL DIRETTIVO PROVINCIALE USCENTE, UNA VOLTA ACCOLTE LE CANDIDATURE.
Direttivo Provinciale NurSind Cagliari

Convegno ECM – CREDITI assegnati 9 – Professioni sanitarie e assicurazioni sulla responsabilità: uno sguardo indipendente

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17 ottobre 2015
Sala Conferenze Ospedale Businco
via Jenner – Cagliari
Relatore:
Dott. Luca Benci
            evento n. 3174-118365 Ed. 2- Crediti ECM assegnati 9

POSTI DISPONIBILI 100
clicca — MODALITA’ D’ISCRIZIONE, OBIETTIVI  E PROGRAMMA DEL CORSO 

Infermieri e Oss. Bottega (Nursind): “Finalmente d’accordo con l’Ipasvi. Non svenderemo la professione”

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Lettera al Direttore pubblicata su Quotidiano Sanità del 21 agosto 2015

ANDREA BOTTEGAGentile direttore,

mi permetta poche righe per esprimere la mia personale sintonia con le parole scritte dalla Presidente IPASVI, Barbara Mangiacavalli, in merito alla questione dei rapporti tra OSS e infermieri. E’ da tempo che non sentivo l’IPASVI così vicino alla categoria, ai suoi piccoli e grandi problemi. Le sue parole mi sono proprio piaciute e spero siano il segnale (finora ne abbiamo visto più di uno in questa direzione) di un riavvicinamento della rappresentanza professionale al quotidiano lavoro degli infermieri.

In merito all’auspicio della Presidente rivolto ai sindacati di non svendere ai tavoli trattanti la professionalità degli infermieri non può che trovarmi d’accordo considerato che questo è proprio il motivo della nascita e del successo, anche alle ultime elezioni RSU, del Nursind. Diamo quindi il giusto valore alle professionalità del SSN ed evitiamo l’appiattimento. Prima di evolvere le competenze sarebbe già qualcosa riconoscere quelle che ci sono…

 

Dr. Andrea Bottega
Segretario Nazionale Nursind

Incontro Nursind-Ministero: non conciliazione, confermato lo stato di agitazione per il Comparto Sanità

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IMG_20141103_101920COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA NAZIONALE NURSIND

05/08/2015

In data odierna si è svolto presso il Ministero del Lavoro Divisione VII il tentativo di raffreddamento ai sensi della legge 146/90 per lo stato di agitazione del personale del comparto sanità indetto dal sindacato Nursind.

L’incontro si è concluso con un verbale di non conciliazione che porterà il Nursind alla dichiarazione di una o più giornate dai sciopero da fissare nei prossimi mesi.

Alla questione fondamentale del mancato avvio della contrattazione nazionale a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, a cui si collega un mancato adeguamento salariale e una mancata valorizzazione professionale nell’organizzazione del lavoro, il sindacato ha ulteriormente espresso formalmente:

  • il proprio disaccordo per l’ennesimo taglio lineare alla sanità pubblica spacciato per “risparmio” dal Governo avvenuto con l’approvazione del DDL Enti locali;
  • il proprio rammarico per il mancato coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori nelle politiche di riforma del sistema sanitario pubblico;
  • la volontà di porsi, oltre che a tutela dei lavoratori, anche a tutela del diritto costituzionale alla salute, condividendo iniziative di lotta sindacale in sinergia con altre rappresentanze sindacali e istituzionali;

 

Nella nota allegata la verbale, il Nursind ha inoltre stigmatizzato l’assenza all’incontro di conciliazione previsto dalla legge 146/90 dei rappresentanti dei ministeri chiamati al tavolo.

Stante quanto sopra si è confermato l’intenzione di procedere a manifestare pubblicamente il dissenso verso queste scelte politiche ed organizzative che penalizzano i diritti dei lavoratori e sacrificano i diritti dei cittadini.

Nursind-IPASVI: prove di dialogo per un progetto comune. Bottega scrive a Mangiacavalli

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ANDREA BOTTEGAIl segretario Nazionale Nursind, Andrea Bottega, scrive alla Federazione Nazionale Collegi IPASVI per avviare una fase di condivisione e dialogo in merito ai temi cruciali dell’infermieristica, sulla base del documento Ipasvi sull’evoluzione delle competenze.

Commento modello Ipasvi evoluzione competenze avanzate 

leggi di più qui

Dichiarazione stato di agitazione del personale del comparto sanità del SSN. LUGLIO 2015

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Dichiarazione stato di agitazione del personale del comparto sanità del SSN.
Richiesta espletamento tentativo di raffreddamento.

clicca qui per leggere il comunicato

Identificazione del personale del SSN dipendente pubblico.

clicca qui per leggere la lettera la Ministro

Corte Costituzionale: illegittimo il blocco degli stipendi

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di Chiara D’Angelo

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La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici che si sta trascinando dal 2009.

Pur non riconoscendo effetti retroattivi, la sentenza della Consulta però apre una partita per il futuro, che vedrà impegnato il Governo nella ricerca delle risorse finanziarie necessarie per giocare la partita dei salari dei dipendenti pubblici. Si stima serviranno 3-4 miliardi di euro per il 2015.

Pur se non riconosciuto nulla per quanto riguarda i 6 anni alle spalle, in cuii dipendenti pubblici hanno perso circa il 10,5% dell’attuale stipendio di riferimento (stima Sole24Ore), per gli oltre 3 milioni e 300 mila dipendenti della Pubblica Amministrazione, quindi, una buona notizia per il futuro.

 

 

Leggi il COMUNICATO STAMPA dell’Ufficio Stampa Corte Costituzionale QUI

Per approfondimento leggi QUI 

 

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